Vini Pietra

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Marko Tavčar è un piccolo produttore che coltiva in modo coraggioso e caparbio le proprie viti in Carso,a Kreplje (etimo che in sloveno significa Pietra), vicino a Dutovilje, Slovenia.
Questa terra particolare e magica, dove agricoltura e con essa la viticoltura sono sempre state vissute ed interpretate nel segno della sussitenza: riuscire a produrre ortaggi e frutta e, quindi fare vino da un terreno difficile, che soggiace a degli agenti atmosferici molto estremi quali la Bora (il vento gelido di provenienza russa) e le torride estati, diviene quasi una missione di degna importanza.
I suoi vini provengono da due vitigni a bacca bianca vitovska e malvasjia istriana e uno a bacca rossa, il terrano; Tavcâr in totale coltiva 2 ettari ubicati tra Kreplje, Dutovlje e Gorjiansko, tutti coltivati nella massima naturalità e rispetto per l’ambiente e la biodiversità. E lo stesso impegno viene profuso in cantina, dove c’è la “naturale” conclusione dell’impegno precedente.
Krepljie è vocata per i bianchi: da un minimo di 60 cm di terra fino ad un massimo di 2 mt in certi posti, con un andamento non stabile che crea molta diversità tra pianta e pianta, dove alcune producono di più, altre di meno, perchè dove c’è poca terra affiora la roccia calcarea – la “pokarbonata”- in cui si incuneano le radici di Vitovska e Malvasia. Il Terrano, invece, necessita di molta terra e di argille, per esprimere al meglio sè stesso e viene coltivato a circa 2 km di distanza Dutovlije e Tomaj.