
…cosí cantava Patti Smith, l’ho rivista oggi su Instagram, per strada a New York e mi ha fatto pensare e ispirato per iniziare questo articolo.
Siamo tanti, una moltitudine e insieme si può fare la differenza, anzi sottolineo, insieme si può sempre fare la differenza, per unione di forze, menti e comunicazione.
Stiamo parlando dell’ufficialità dell’unione di intenti dei gruppi italiani del movimento dei vini naturali Vi.te e e Vinnatur che da oggi in poi inizieranno questo cammino di crescita e rimpolpo di forze, per un obbiettivo che è comune: il vino naturale, il vino autentico senza artifici frutto della terra e non delle manipolazioni dell’uomo.
Eccovi il comunicato stampa per intero:
” Il 2020 verrà senza dubbio ricordato come un’annata molto particolare, una situazione in costante evoluzione, dove le possibilità di previsione sono ridotte al minimo. In uno scenario dove tutto è incerto, c’è spazio però anche per prospettive nuove e dal significato profondamente positivo. Stiamo parlando dell’avvicinamento, avvenuto questa estate, tra le due associazioni più importanti nell’aggregazione dei vignaioli naturali in Italia: VinNatur e Vi.Te – Vignaioli e Territori.
Ad inizio agosto infatti, si è svolto l’incontro tra Angiolino Maule e Gabriele Da Prato, presidenti delle due associazioni, con l’obiettivo di gettare le basi per un percorso condiviso. Un incontro auspicato e cercato da tempo, da più parti, che finalmente ha potuto concretizzarsi.
Quando si può parlare di vini autentici? Quando un vignaiolo può dirsi veramente tale, al di là di mode e progetti commerciali? Per tutti è stato evidente il bisogno di fare chiarezza nel movimento e di unire le forze per riuscirci. È necessario collaborare per dare maggiore autorevolezza al mondo del vignaiolo naturale e al suo messaggio, e per questo si è già al lavoro per iniziare a trovare punti in comune sull’ammissibilità delle aziende. Valutazioni oggettive e confutabili, unite a monitoraggi delle aziende aderenti, sempre più attenti, al fine di garantire la credibilità di tutto il movimento.
La volontà di dare un primo segnale concreto e chiaro si è tradotta nell’idea di un evento congiunto, fuori dagli abituali e classici incontri vinicoli, che possa anche dare un messaggio di positività e speranza al settore. Noi vignaioli naturali siamo vivi. Abbiamo ancora voglia di raccontare e spiegare i nostri territori, le nostre vigne i nostri vini. In questo momento ci è impossibile collocare questa iniziativa nel calendario, a causa dell’emergenza sanitaria, ma le possibilità sono molteplici, e quando il contesto lo consentirà, non mancheranno le sorprese.
C’è chi lo definirà “ritorno”, chi “evoluzione”, e chi ancora “rivoluzione”. Di certo il movimento del “naturale” sta vivendo una fase di profondo rinnovamento, dove le diversità diventeranno un punto di forza nella condivisione e nella collaborazione. L’attenzione sarà volutamente rivolta ai vignaioli naturali, prima che al vino, perché è fondamentale concentrarsi sulla persona e sul suo lavoro, sulle idee e sulle scelte: gli unici elementi che possono rendere un prodotto realmente unico e irripetibile.
La decisione, da parte delle due associazioni, di percorrere una strada comune, mette in relazione oltre trecento vignaioli e le loro aziende, che con un’unica voce potranno finalmente affermare tutto questo con ancora più chiarezza e determinazione. La sentirete presto.”
Questa notizia rende ancor più forte anche il nostro lavoro.
La natura non si ferma, Arkè non si ferma.