Sembrava quasi che la strada si srotolasse tra i campi di cereali disegnati dal vento. La musica in macchina ci isolava. Noi ci lasciavamo rapire da tutto ciò che appariva. Un cartello indica Berù si scorgono le prime vigne e sullo sfondo lo Chateau De Berù con il vigneto Monopole proprio davanti.
Viaggiando per la Francia
13 Giugno 2021
Pranzammo a Savigny Les Beaune per poi metterci in viaggio verso nord. Al finestrino il paesaggio cambiava pian piano tra vigneti e castelli. Per certi versi ci sentivamo una band in tour forse per quella musica che continuavamo ad ascoltare a tutto volume. Ci aspettava Chablis e in qualche modo saliva l’eccitazione.

La cantina di Maison Romane
9 Giugno 2021
Siamo scesi nella cantina di un négociant a Nuits-Saint-Georges: ogni barrique una storia, un luogo un’espressione diversa delle terre della Borgogna.


Prima Tappa Tour del tour francese: Borgogna
7 Giugno 2021
La prima tappa del tour francese di Arkè è stata Nuits-Saint-Georges. Abbiamo incontrato alcuni produttori, anche importanti, e compreso meglio il significato del négoce in Borgogna. Siamo entrati in punta di piedi ascoltando le persone e i vini.

Un posto incantevole, circondato dalle montagne, nel cuore della Valle D’Aosta Nadir ci accoglie tra le sue vigne e parla di vita, vendemmie e vino.
Nel frattempo due novità 2021 son arrivate in cantina da noi: 5 Jours un rosato composto da pinot nero in purezza e Pantagruel, gewurtztraminer dalle vigne coltivate a Gressan, di circa 20 anni. La vinificazione avviene con macerazione di 12 ore con le bucce, ne consegue la fermentazione spontanea del mosto fiore direttamente in barriques e affinamento in rovere. Ne esce un vino a tutto tondo, pieno e opulento ma con un finale diritto e secco, ottima corrispondenza liquida di questo clima montano.
Ma dove viene l’ispirazione per il nome Pantagruel?
Da una serie di cinque romanzi scritti da François Rabelais nella prima metà del Cinquecento. L’opera è una satira con un linguaggio semplice e vivace, che racconta la storia e le avventura di alcuni Giganti: Pantagruele è figlio del gigante Gargantua e di Badebec, che muore nel partorirlo. Il gigante riceve un’educazione di stampo umanista e sin dall’infanzia si distingue per una forza immensa superata solo dal suo appetito.
Grazie a questi romanzi ci rimangono tracce anche nei nostri aggettivi “pantagruelico” che deriva da Pantagruele, il gigante affamato che consumava i propri pasti abbondanti in allegre compagnie: tipica l’espressione “un banchetto pantagruelico” o “pranzo pantagruelico”. Questo perché nel racconto di Rabelais la coppia Gargantua e Pantagruele raccoglie storie e racconti attorno a mense laute e allegre, ben fornite di vino e qualsiasi vivanda.
Un omaggio ad un pezzo di storia per un vino degno quindi, di un pasto pantagruelico!


Risponde l’enologo!
27 Marzo 2021

Nuova mini-serie di dirette Facebook che va a coinvolgere un nostro produttore, Maurizio Donadi di Casa Belfi e la sua figura di enologo.
Risponde l’enologo!
Ci spiegherà come viene fatto un vino in modo naturale, dalla raccolta delle uve fino all’imbottigliamento nella prima puntata, per poi andare nelle due puntante successive ad indagare quelli che sono ancora oggi dei difetti che a volte si possono riscontrare nei vini naturali: ossidazioni, volatili alte, riduzioni, brett, filante, ecc.
Come viene fatto e perché è più salubre, tipico e gustoso rispetto ad un vino più “enologico”.
Perché è più rischioso da produrre e come possono capitare questi difetti che rovinano le peculiarità di un vino.
Maurizio ha studiato e ha praticato la professione di enologo per diversi anni, anche se la sua grande passione è la vigna.
I suoi studi gli hanno permesso di uscire sempre con i vini di Casa Belfi in modo del tutto naturale, fin dalle prime annate infatti non ha mai o quasi mai utilizzato la solforosa in fase di vinificazione, tutte le fermentazioni e le rifermentazioni fatte in maniera spontanea e ovviamente senza nessuna filtrazione o chiarifica.
Parliamo del 2012, quando nessuno o quasi nella sua zona lo faceva; negli anni ha avuto anche lui qualcuno di questi problemini, ma in genere ha sempre fatto vini corretti ed eleganti, aderenti alle tipicità del suo territorio e dei suoi vitigni.
Le dirette, che poi resteranno consultabili e che metteremo nel nostro sito, avranno questo programma:
Prima puntata: come si fa un vino naturale? – Giovedì 1 Aprile ore 18
– Raccolta delle uve
– Pressatura
– Fermentazione: il pied de cuve e parametri da tenere in considerazione (pulizia del mosto, temperatura e dati chimici)
– Travasi e ossigenazione
– Affinamento e uso di diversi contenitori (inox, legno, anfora, cemento)
– Imbottigliamento e stabilità tartarica, proteica e microbiologica
– Conservazione ed evoluzione negli anni
Seconda puntata: Quando non tutto va come vorresti che andasse (incidenti di percorso) – Giovedì 15 Aprile ore 18
– Fermentazioni stentate
– Uso della solforosa
– Ossidazione / Riduzione
– Acidità volatile
– Residui zuccherini e rifermentazioni in bottiglia
– Troppi fondi o filamenti
Terza puntanta: i difetti del vino e perché accadono – approfondimento – Giovedì 22 Aprile
– Alterazioni microbiologiche
– Brett
– Sourie o mousiness
– Acetaldeide
– Filante/amaro/girato/oleoso
– Ammine biogene
Vi aspettiamo numerosi ed ovviamente saranno ben accette le vostre domande, dubbi o approfondimenti!



È iniziato giovedi 12 marzo ( link della prima puntata!) alle ore 10.00, sul nostro profilo Facebook, il ciclo di incontri “Sorsi Letterari” con Lorella Reale e Gianpaolo Giacobbo.
Si tratta di una serie di dialoghi, è proprio il caso di dirlo, a libro aperto, che i due amici di Arkè avranno attorno al mondo del vino.
Di fatto il vino diventa quasi il mezzo per poter veicolare considerazioni e pensieri. Lorella abbinerà ad uno dei vini di cui si parlerà, un libro, le cui pagine abbiano un’assonanza con un vino o con una vignaiola o vignaiolo. In linea di massima gli incontri saranno quattro, con tematiche diverse.
– Il primo riguarderà i luoghi comuni del vino naturale
– Il secondo Assaggiare e degustare un vino naturale
– Il terzo i vini naturali raccontano altro
– Il quarto Energia e Energie del vino naturale
Scopriremo come, al di la delle correnti di pensiero, quel liquido, attorno al quale discutiamo con tanta passione, è sempre e semplicemente vino.
Le trasmissioni rimarranno sul profilo Facebook di Arkè e saranno disponibili per sempre, basterà collegarsi ai nostri social, mettere like e seguirci per questo evento e per essere sempre informati per quello futuri.


La nuova programmazione dalla metà di Maggio alla fine di Giugno che abbiamo pensato per voi è qui!
Il Cavatappi viola di Arkè è una serie che ci sta appassionando davvero molto, ogni settimana organizziamo alcune chiaccherate Live con i nostri vignaioli ed osti in diretta su Facebook.
Successivamente registriamo un mini-video per IGTV di Instagram relativo alle bottiglie che abbiamo assaggiato in modo da creare contenuti interessanti e di “memoria”, dove parliamo di alcune etichette della nostra selezione di vini.
Le nostre sono sempre impressioni dinamiche e rock, senza diventare troppo impostati (e noiosi) come una degustazione “da sommelier classica”, ma piuttosto ricca di dettagli sensoriali e personali, dettati dalle nostre esperienze maturate direttamente durante le visite alle cantine dei nostri produttori, nei diversi terroir di provenienza.
Ascoltiamo e parliamo di musica nei live e ci divertiamo a creare collegamenti con un gruppo o un brano ad un vignaiolo…ne son uscite delle belle! Ormai lo sapete bene quanto sia importante e fondamentale per noi di Arké la musica!
Ma ora ecco il vero scopo di questo post, la programmazione delle dirette che vi ricordiamo sono nella piattaforma Facebook e saranno visibili anche successivamente per chi non potesse collegarsi in diretta con noi:
- 19 maggio ore 18.00 Marino Colleoni di Santa Maria, Montalcino
- 22 maggio ore 18.00 con Mina Del Prete, Puglia
- 26 maggio ore 18.00 con Marina Bersani, Oste di Archer, Modena
- 29 maggio ore 18.00 con Nadir di La Cantina di Cuneaz, Aosta
- 01 giugno ore 18.00 con Camillo e Camilla Donati, Emilia
- 05 giugno ore 18.00 con Valentina e Franco Terpin, Collio
- 08 giugno ore 18.00 con Matteo Parolin di Vineria Parolin, Vicenza
- 18 giugno ore 18.00 con Giuseppe e Barbara di Meigamma, Sardegna
- 25 giugno ore 18.00 con Gigi Ravarini, Franciacorta
Vi aspettiamo !
Buona ripresa a tutti!
#walkonthewineside
#il cavatappivioladiarkè

GLI OSTI DI ARKÈ: ERNESTO PROVENZANO
6 Aprile 2020
Ci sono Osti che nel mondo del vino naturale ci entrano per caso e se ne innamorano come un colpo di fulmine ed è quello che è successo al nostro amico Ernesto, nel suo Bar Latteria La Pausa, a Genova.
Per chi ha avuto il modo di visitarlo, è un Bar dove ci si sente subito a casa, coccolati, anche grazie alla bella selezione vini che si può trovare! e ovviamente anche grazie ai loro grandi sorrisi, quelli di Ernesto e della figlia Cristina che gestiscono il loro Bar.
Dovete sapere che è stata il primo locale ad avere una Arkèteca, una bacheca interamente dedicata a noi di Arkè: che onore!!! e questo fin dal 2014.

Ed ora vi lasciamo l’intervista ad Ernesto, presente all’interno del nostro Catalogo 2020 dove abbiamo parlato con 6 osti di vino, del servizio e delle curiosità che si vivono da dietro al bancone quando si sceglie di proporre vini autentici, vivi, onesti, di territorio se preferite chiamarli cosí e il termine naturale non vi piace!
” Quando hai bevuto la tua prima bottiglia di vino naturale (o artigianale o tradizionale come un Barbacarlo o un Valentini) e che effetto ti ha fatto?
Ricordo che circa 15 anni fa, insieme all’amico Fulle bevemmo una bottiglia di bianco dell’Az. La Castellada, capii che esisteva un mondo del vino diverso da quello che avevo conosciuto fino ad allo- ra. Iniziai il mio percorso, diventò una vera passione,cominciai a frequentare le fiere dei vini naturali, a conoscere vignaioli, a visitare aziende agricole: un mondo affascinante. Non solo, da convinto detrattore dei bianchi diventai un “bianchista”, niente più mal di testa e acidità gastrica. Questa passione condizionò in maniera positiva il mio lavoro. Ora alla Pausa si stappa quasi esclusivamente vino naturale.
Cosa non ti piace, o meglio, cosa cambieresti di questo movimento?
Forse l’incontro che ha mi dato la svolta definitiva è stato quello con Maule Angiolino per me rappresenta il vino naturale, ma noto che intorno a lui c’è chi cavalca la tigre cioè chi, a tutti i costi, vuole infilarsi nel mercato per fare business. Credo molto nell’Associazione Vinnatur, farne parte va ben oltre le varie certificazioni bio, infatti mi farebbe piacere poter vedere in etichetta il suo logo.
Raccontaci una reazione bizzarra e curiosa dopo che un cliente ha assaggiato per la prima volta un vino naturale.
La ricordo molto bene, mi chiese: ma questo è un vino naturale, biologico? Però è buono!
Io cerco di accompagnare i miei clienti in un percorso di conoscenza delle tecniche di produzione, dalla vigna alla cantina; di avvicinarli alla degustazione partendo da vini più tecnici e da annate più favorevoli, per poi arrivare a prodotti più difficili, più estremi e complessi che per i curiosi possono diventare delle vere e proprie esperienze sensoriali.
È interessante constatare che la maggior parte dei clienti inizia a tollerarne anche qualche piccolo difetto (riduzione, volatile alta…)il più delle volte dovuto a fattori climatici sfavorevoli e ad apprezzarne l’unicità che è il vero valore aggiunto di questi vini.
Sappiamo che i vini naturali non sono filtrati e hanno quindi spesso un fondo all’interno della bottiglia, sei favorevole all’utilizzo della caraffa o del decanter?
Direi di no, sono abituato ad agitare la bottiglia prima del servizio per rimettere in sospensione le particelle. Penso che il liquido odoroso, come lo chiama Sangiorgi, acquisti complessità, si completi, diventi semplicemente più buono. Solo a volte succede che di fronte ad un vino un po’ datato utilizzi una caraffa per ossigenarlo più in fretta, ma diventa quindi solo un uno strumento per accelerarne l’apertura.
Parlaci di un vino che ami del catalogo Arkè
Mi piace molto la vostra selezione, non è quindi semplice sceglierne uno, ma devo dire che c’è un’etichetta che amo particolarmente, si tratta del Quinto Quarto grigio, ora Sivi, di Franco Terpin. Un vino che in base all’annata e alla stagione in cui lo stappi cambia completamente le caratteristiche e riesce sempre ad emozionarti. Questo perché a produrlo c’è un uomo che sa quello che fa, una persona vera e schietta. I suoi vini sono lui e lui rappresenta i suoi vini. Quando il cliente mi dice “fai te, stappa una bottiglia che piace a te”, io non ho dubbi, il Quinto Quarto Grigio non delude mai.”
Grazie Ernesto, Grazie Cristina e al Bar La Pausa!


IL CAVATAPPI VIOLA
3 Aprile 2020
Periodo di divani e calici tra le nostre 4 mura di casa per ognuno di noi, ma anche un momento in cui possiamo maggiormente concentrarci su noi stessi e aver maggior tempo per coccolarsi e la buona compagnia, seppur se virtuale.
Un’idea nuova si è creata per questi giorni di meditazione: una nuova rubrica Il Cavatappi viola di Arkè ( con ovvio riferimento al colore vibrante del nostro amico apri-bottiglie) in moda da tenervi compagnia con dirette e video su IGTV ( la tv del social Instagram ) faremo delle dirette assieme ai nostri vignaioli e voi potrete interagire con noi “dal vivo”.
Assieme a questa nuova idea, per chi non potesse essere presente alle diretta, pubblicheremo anche alcuni video dedicati, dove racconteremo la storia dei nostri produttori, arricchendo con piccoli dettagli vissuti durante le nostre visite alle aziende, e poi aprendo le bottiglie e degustando i vini in diretta video: vi daremo la nostra impressione personale e le note degustative principali, al volo! Non sarà un’impostazione troppo classica, ma sempre rockeggiante e dinamica, esattamente come anima lo spirito di noi di Arkè ! Ascolteremo musica assieme a voi, e ad ogni etichetta abbineremo un brano o un gruppo musicale, come sapete è una componente fondamentale per noi, la musica!
Per la prossima settimana abbiamo organizzato una vera e propria agenda di appuntamenti, le dirette saranno sempre sul social di Istagram ( Ig ) sulla pagina di Arkè:
- Giovedî 02 Aprile diretta alle ore 18.00 con Jacopo di Podere San Biagio ( la trovate online sulla pagina Ig ancora per oggi)
- Sabato 04 Aprile diretta alle ore 18.00 con Giuseppe e Valeria di Vini Scirto
- Lunedí 06 Aprile diretta alle ore 18.00 con una delle nostre enoteche preferite a Genova, Bar La Pausa
- mercoledí 08 Aprile diretta alle ore 18.00 con Cristiano di Terre di Pietra
- venerdí 10 Aprile diretta alle ore 18.00 con Alessandro di Valli Unite
- martedí 14 Aprile diretta alle ore 18.00 con Sauro Maule di Il Cavallino
Questa è solo la prima settimana programmazione, le settimane successive ci saranno molte altre dirette con gli altri vignaioli ( ma non solo, vi stiamo preparando delle bellissime sorprese!) di Arkè, vi aggiorneremo mano a mano, teneteci d’occhio.

Noi siamo super gasati di questo nuovo progetto, vediamo l’opportunità di tenere vicine le persone, di chiaccherare, di raccontarsi e parlare dei vini, cercando di rimediare alla lontananza, sopratutto in questo mese di Aprile dove eravamo soliti incontrarci con tutti voi, grazie alle fiere dedicate al mondo del vino ma che quest’anno devono ragionevolmente saltare.
Detto questo, vi aspettiamo online nei prossimi giorni!! Stay Tuned
Mai come adesso possiamo dire: What Comes After?

VINNATUR GENOVA 2020 il salone di degustazione e le serate
13 Febbraio 2020

Uno degli appuntamenti più interessanti del mese di febbraio è Vinnatur Genova, evento che si ripete ogni 2 anni con un cospicuo riscontro tra il pubblico degli amanti del vino buono e naturale.
Quest’anno l’appuntamento è il 23 e 24 febbraio 2020 presso i Magazzini del Cotone del Porto di Genova, in un Salone di Degustazione esclusivo che vedrà la presenza di 100 vignaioli europei ed oltre 500 vini in assaggio, dalle ore 11.00 alle ore 19.00 in entrambi in giorni.
I produttori di Arkè presenti saranno tanti e nel dettaglio ecco chi e a quale tavolo trovarli (ho creato una piccola mappa con i cerchietti azzurri che vi può aiutare nella ricerca!) :
- Casa Belfi, tavolo 99
- La Biancara, tavolo 100
- Il Cavallino, tavolo 98
- Podere Santa Maria, tavolo 76
- Pacina, tavolo 77
- Cascina Borgatta, tavolo 48
- Valli Unite, tavolo 49
- reyter, tavolo 14
- Podere San Biagio, tavolo 13
- Masseria Perugini, tavolo 17
- Masseria Starnali, tavolo 21
- Cinque Campi, tavolo 22
- Camillo Donati, tavolo 23
- Cantine Riccardi-Reale, tavolo 32
- Franco Terpin, tavolo 31

L’evento VinNatur Genova vedrà ancora protagonisti i Vignaioli in una serie di eventi serali sparsi nella città, ” Vinnatur Genova Off ” in collaborazione con ristoranti, osterie ed enoteche dove troveremo gli stessi produttori nei panni di abili Osti, dove racconteranno dei loro vini e della loro terra in abbinamento ricette dedicate.

Ecco qui i locali e i vigneron nel dettaglio:
- Podere San Biagio al Caffè Il Barbarossa sabato 22 febbraio
- Masseria Perugini sarà presente venerdí 21 febbraio presso Ristorante Bedin
- Masseria Starnali all’Osteria La Forchetta Curiosa sabato 22 febbraio
- Cantine Riccardi-Reale saranno presenti contemporaneamente ( Lorella in un posto e Piero in un’altro ) sabato 22 febbraio presso l’econegozio La Formica e Bar La Pausa
- Pacina sarà presente sabato 22 presso Troeggi
- Casa Belfi lo troveremo alla Trattoria sabato 22 febbraio
- Az. Agricola Terpin saranno ospiti presso il Ristorante Dega sabato 22 febbraio
- Terre di Pietra presente sabato 22 febbraio al Ristorante Michelaccio
- Valli Unite li vedremo presso il Ristorante La Voglia Matta sabato 22 febbraio
- reyter saranno ospiti in una serata speciale dedicata presso il Ristorante Una Ginestra sabato 22 febbraio
- La Biancara presente con due serate presso Bar La Pausa sabato 22 febbraio e lunedì sera come chiusura e saluti al bel week-end presso Ristorante Soul Note
Un week-end ricco, ricchissimo di eventi e tanti momenti diversi per conoscere i produttori, per assaggiare i loro vini e per passare dei bei momenti assieme. Come al solito Genova rimane una delle nostre città del cuore, dove si sta bene, si mangia e si beve bene e dove è sempre piacevole tornare.
Per info più dettagliate potete consultare il sito di Vinnatur per il Salone di degustazione e vi consigliamo di contattare direttamente i locali per assicurarvi il proprio posto per le serate con il produttore!
Ci vediamo a Genova !

CATALOGO 2020
20 Gennaio 2020
Finalmente online il nostro Catalogo 2020!
Anche quest’anno ce l’abbiamo fatta e siamo orgogliosi di presentarvi il frutto di mesi e mesi di lavoro di recensioni e descrizioni, dei nostri vignaioli e dei loro vini.
Il tema come vi abbiamo anticipato nei scorsi blog, è sempre attorno allo speciale mondo della musica, sia perchè in Arkè se ne ascolta tanta, sia perchè la amiamo molto.
Il Psychedelic rock, nato alla fine degli anni ’60 con la cultura hippie-rock e precursore di tutto il nostro attuale progressive rock e di tutto l’hard rock. Un mood incentrato sullo slogan del Peace and Love, come raccontavano con ardore e convinzione gli hippy e che condividiamo a pieno in questo movimento del vino naturale fatto da grandi ideali che condividiamo, dove la “guerra” tra “i mondi” del vino oramai ha poco senso di esistere e sà di vecchio… ( a tal proposito avete letto l’articolo di Giampaolo? )

Tornando al nostro catalogo lo troverete totalmente rinnovato:
- due nuovissime aziende, una dal nord Italia Saccomani, da Piacenza e una dal Sud, dalla bella Calabria Masseria Perugini: è entusiasmante rendersi conto che ci sono sempre più realtà portate alla produzione di vini naturali e di territorio, giovani ed intraprendenti!
- nella parte editoriale che quest’anno può vantare un articolo di Diletta Sereni, scrittrice di Munchies, Il Corriere, Vice, e molti altri ed una delle autrici del libro L’Italia di Vino In Vino.
- un articolo del nostro caro amico vignaiolo Marino Colleoni, un raro esempio di saggezza ed ampie vedute nel mondo del vino attuale.
- nelle grafiche grazie alla storica collaborazione con i ragazzi di Ey Studio
- nei contenuti con nuove interviste ai “nostri” Osti, amanti appassionati di vino e grandi divulgatori e mescitori: Diego Carraro di Vino Vero (Venezia), Ernesto Provenzano del Bar La Pausa (Genova), Simone Fanton di Vineria Parolin (Vicenza), Rocco Tomass Galasso di Enoteca Naturale (Milano), Gaetano Saccoccio di Rimessa Roscioli (Roma) e Marina Bersani di Enoteca Archer (Modena).
Vi ricordiamo la nostra presentazione ufficiale What Comes After? che terremo a Roma :
QUANDO: Lunedì 10 Febbraio
DOVE: Roma, presso la sede di Sviluppo Horeca Factory, via A. Pacinotti 63
COME:
Ore 10 – 10,30 Accoglienza e registrazione
Dalle ore 10,30 fino alle 13. Convegno con:
- Andrea Scanzi (giornalista, scrittore)
- Marino Colleoni (vignaiolo in Montalcino)
- Gianpaolo Giacobbo (wine writer, docente, consulente) che assumerà il ruolo di moderatore.
Solo per operatori del settore, per info scrivete a arke@vininaturali.it

…and you? Walk On the Wine Side?
Gli Osti di Arkè: DIEGO CARRARO
10 Gennaio 2020
OSTE DI VINO VERO, VENEZIA

Abbiamo parlato con 6 osti di vino, del servizio e delle curiosità che si vivono da dietro al bancone quando si sceglie di proporre vini autentici, vivi, onesti, di territorio se preferite chiamarli cosí e il termine naturale non vi piace… e questo è la prima delle nostre interviste che troverete all’interno del nostro catalogo 2020: manca davvero poco alla sua pubblicazione e intanto ve ne regaliamo un piccolo “assaggio”!
Diego Carraro è un’amico di vecchia data e, Oste di una delle enoteche più belle e ben fornite di Venezia, Vino Vero dove lavora e collabora con il mondo dei vignaioli, raccontando la terra e il loro vino, con passione e bravura.

Ecco la sua intervista:
Quando hai bevuto la tua prima bottiglia di vino naturale e che effetto ti ha fatto?
Circa 7/8 anni fa, lavoravo all’epoca da Checco alla Cantina a Venezia, e mi ricordo che deve essere stata una Malvasia di Zidarich, vino stupendo, un frutto intenso e fresco allo stesso tempo, mi ricordo la freschezza e la velocità di beva era im- pressionante.
Da lì mi sono reso conto della differenza di vini completamente diversi da quelli che conoscevo e che ero abituato a bere.
Cosa non va o cosa cambieresti nel movimento dei vini naturali?
Innanzitutto sono stanco di sentire la parola VINI NATURALI, è stata usata troppo a mio parere, fino a creare non poca confusione. Io penso che questi siano semplicemente vini fatti con molto amore, passione ed umiltà, con delle ricette risalenti a prima dell’utilizzo della chimica enologica e dell’ industrializazione dell’agricoltura. Del mondo del vino che mi circonda e che consumo, non mi piace più vedere troppi vini molto molto giovani e ancora scomposti e non pronti. A mio pensiero non fa bene inserire nel mercato dei vini prematuri, che aspettando un po’ di più, si eleverebbero di qualità, alzando così l’asticella a questo movimento, a mio avviso ancora un po’ fragile.
Qual è stata la reazione più curiosa o bizzarra che ha avuto un cliente dopo aver degustato per la prima volta un vino naturale?
Di clienti nuovi ne ho avuti parecchi, ma mi ricordo molto bene il commento di un signore che, bevendo un bicchiere di vino che gli avevo consigliato, mi ha guardato in faccia e mi ha detto che gli ricordava i sapori e i profumi di un tempo, quando era giovane ed entrava nella cantina di suo nonno.
Una risposta così penso non la dimenticherò mai
Con questi vini non filtrati o col fondo, caraffa sì o caraffa no?
Con questi vini col fondo, che io chiamo MEZZEBOLLE, è sempre corretto che tutti possano bere allo stesso modo tutta la bottiglia, quindi penso che una girata sotto/sopra male non fa.
Parlaci di un vino che ami del nostro catalogo.
C’è un vino nel catalogo che adoro particolarmente, fatto da una persona veramente grande in tutti i sensi: è il Sauvignon Blanc di Franco Terpin, un vino che sembra una tisana che rispecchia il teritorio dove viene fatto, pur essendo un vitigno internazionale molto bistrattato. Il frutto in bocca e l’equilibrio di questo vino mi esalta e mi emoziona ogni volta che lo bevo.


Grazie Diego!
WHAT COMES AFTER? – MARINO COLLEONI
16 Dicembre 2019
Anteprima assoluta per il nostro Catalogo 2020, che vi presentiamo con l’articolo scritto per noi, da uno dei nostri vignaioli del cuore, stiamo parlando di Marino Colleoni produttore di vini specialissimo a Montalcino, Toscana.

Marino parla di vigna, di vino, di amore e di futuro. Esattamente quello che vogliamo comunicarvi con il nostro catalogo 2020: What Comes After è il nostro nuovo ideale, con lo sguardo positivo e felice rivolto al domani, dove ci auguriamo un futuro pieno di conoscenza e coscienza, perchè il Vino quello con la V maiuscola, si fa solo in questa modalità. Non con i discorsi, o con le parole, ma con i fatti.
Il nuovo catalogo viene concepito in chiave interrogativa: il senso finale della nostra domanda vuole essere accento sarcastico, spronante e che punta al verbo “fare”: saper fare il vino buono e sano, averne conoscenza anche scientifica e di volontà, un prodotto integro dal produttore al consumatore finale nel proprio bicchiere.
Siamo certi di essere portavoce di un movimento che agisce, collabora, contribuisce con convinzione da decenni oramai, e che ha sempre puntato alla crescita, arricchendo l’attuale e il futuro. Non quindi vini del passato, ( famoso e decrepito concetto dei ” vini del nonno” ) ma ispirati al passato coprendendone i limiti e gli errori per poter creare vini che possano rappresentare il futuro.
Nel catalogo 2020 troveremo ancora una volta le storie, i volti e i vini di ciascuno vignaiolo europeo della nostra selezione, che attualmente rappresentano sia l’attuale modo di fare ma soprattuto il futuro, di come speriamo che le cose possano sempre migliorare.
Buona Lettura!
Grazie Marino <3
Come
i cuccioli amorevolmente allevati e naturalmente disconosciuti, così
la vite.
Questo breve scritto non
ha nessun intento critico o accusatorio per niente e per nessuno. E’
un semplice auspicio.
Avviene, da 20 anni. Il
mosto fermenta, gli zuccheri si trasformano in alcol e, sorpresa, i
batteri malici, di conserva ai lieviti, lavorano e trasformano in
lattico l’acido malico. In contemporanea.
“Improbabile” la
prima reazione. “Pericoloso” la seconda. Ma è “innaturale”
……..………..
La soluzione: “la
prossima fermentazione si inocula solforosa, si stabilizza il mosto
ecc. ecc. e vedrai che tutto torna alla normalità.”
Quale normalità? La
nostra, quella stabilita dalle nostre esperienze, o quella del vino?
E’ un breve colloquio
tra un produttore di vino e un tecnico. Il produttore chiede
semplicemente perché ciò avvenga. Non desidera altro. La risposta è
la soluzione. La soluzione di un problema che non esiste. Il
produttore apprezza il vino così. La domanda è semplice “perché
avviene?”.
La pianta produce, oltre
che frutti, rami e foglie. Ne fa un determinato quantitativo. Alla
pianta serve quel quantitativo.
Eppure la potiamo, la
defogliamo e di più. Per i nostri fini.
Ma con quale conoscenza
procediamo. Con la conoscenza delle nostre esperienze. Procediamo con
il fine di produrre il meglio senza conoscere la pianta e le sue
capacità.
E ci chiediamo: alla
pianta farà piacere? A quella pianta, l’unica in grado di fare
quel frutto. E, essendo l’unica in grado di fare quel frutto, non
lo farà al massimo delle sue capacità?
Un’agricoltura più
sensibile al mondo delle piante (molto più antiche della nostra
razionalità) potrebbe dar vita ad un nuovo percorso, anche per noi.
Sarà solo un sogno,
potrebbe essere, ma è anche una spinta ad avvicinarsi, a leggere,
interagire con questo mondo vegetale. Sognare un tempo in cui noi e
quel mondo arboreo potremo parlarci, spiegarci, senza secondi fini.
Il
“perché” fine a sé stesso non è più contemplato. C’è un
obiettivo, colturale, economico o altro che strumentalizza e
finalizza ogni attività, anche la ricerca. Possiamo avere una
scienza pura fine a sé stessa?
L’
innocenza della scienza.
In questo catalogo si
parla di vino. Che c’entra tutto questo?
Il mondo del vino (non
aggiungo aggettivi per non creare irritazioni) si pone queste
domande. Tenta vie nuove. Non è il mondo del vino imperfetto e
cialtrone spesso raccontato e davvero banalizzante. E’ il mondo di
una ripresa di coscienza, di conoscenza nuova e non limitata al
nostro essere e ai nostri fini.
Non conosciamo a fondo il
mondo dei lieviti e dei batteri. Lasciamoli lavorare in pace. E’ il
meglio che possiamo ottenere e aspettiamo di conoscerli.
Abbiamo la modestia di dirci che non sappiamo fare un grappolo d’uva. Non sapendolo fare, possiamo “insegnare” come fare? Al momento non è così. Allora lasciamo il più possibile in libertà quella pianta. Chissà quali sorprese ci darà. Di sicuro ci darà il massimo.

ARKè WINE DAY
21 Maggio 2019
Siamo pronti per il tanto atteso Arké Wine Day di Lunedì 10 giugno 2019
Dove: presso Azienda A La Biancara, via Monte Sorio 8, 36054 Montebello Vicentino
Questo incontro è pensato per essere un momento di incontro tra specialisti del settore, un workshop dove il concept è tutto sul mondo Arkè, vignaioli e vini e dintorni. Versione pura onesta e punk-rock, come di consueto.

Il programma della giornata è così pensato:
Ore 10,30 – 12,30 – Riunione Agenti Arkè
Discuteremo di come sono andati i primi mesi dell’anno, con previsioni ed obbiettivi per anno 2019, le novità del listino attuali e prossime, le strategie e la programmazione per il prossimo autunno che ci vedranno felicemente cooperanti con affiancamenti, degustazioni ( come la nostra famosa “Mosca Cieca”) e le serate nelle rispettive province con i propri responsabili di zona.
Saremo attivi con una degustazione guidata grazie ad i nostri vignaioli Nadir Cunéaz (Valle d’Aosta) e Jacopo Fiore di Podere San Biagio (Abruzzo), le new entry 2019.


Presente anche Angiolino Maule, che sarà felice e disponibile nel portarci direttamente nel cuore operativo dell’azienda: in vigna! con una piccola lezione sulla viticoltura naturale, raccontando che cosa significa fertilità dei suoli, e lavorare in modo naturale la propria uva, oltre ai progetti futuri dell’associazione VinNatur, di cui è Presidente.
Ore 12,30 – 13,30 – Pausa pranzo.
Ore 14 – 19 – Degustazione di tutte le etichette della selezione Arkè. Saranno presenti moltissimi dei nostri vignaioli, a disposizione per voi, per poter raccontarvi e degustare assieme i vini.
Ore 19 – fine dei lavori, spazio ad un po’ di relax e musica.
Ore 20 – Cena
Tutto il food sarà curato da noi con semplici prelibatezze dall’orto e dallo Chef Alberto Mori de Il Callianino.
Per info: arke@vininaturali.it
Questo evento è riservato per operatori del settore.

