Eccoci qua pronti per la seconda programmazione della nostra fresca e nuova rubrica di Arkè Il Cavatappi Viola!

Con ritmo incalzante teniamo le dirette con i nostri amici Vignaioli e Osti per parlare ovviamente di vino e bottiglie ma anche di vita ed esperienze! questa settimana abbiamo già fatto un paio di dirette ma, se ve le siete perse trovate un video connesso sul nostro canale IGTV.

Per il prossimo mese ecco qui come si procede con i nostri appuntamenti:

Nei nostri video apriamo sempre una bottiglia ” al volo” della nostra selezione e ne chiacchieriamo con voi, raccontando le aziende, i sapori e le sensazioni e magari arricchendo con piccoli dettagli vissuti durante le nostre visite (ah! quando ci mancano! ) vi daremo la nostra impressione personale e le note degustative principali: non sarà un’impostazione troppo classica, ma sempre rockeggiante e dinamica, esattamente come anima lo spirito di noi di Arkè ! Ascolteremo musica assieme a voi, e ad ogni etichetta abbineremo un brano o un gruppo musicale, come sapete è una componente fondamentale per noi, la musica!

Che dire?

  • 14 Aprile diretta alle ore 18.00 con Sauro Maule ( trovate il video su IGTV)
  • 16 Aprile diretta alle ore 16.00 con Simone Fanton, Oste a Vicenza, Presidente del gruppo SaperBere ( online la diretta )
  • 18 Aprile diretta alle ore 18.00 con Angiolino ed Alessandro Maule de La Biancara.
  • 21 Aprile diretta alle ore 18.00 con Brunnhilde Claux di Domaine de Courbissac, ( si in italiano, tranquilli 🙂 )
  • 24 Aprile diretta alle ore 18.00 con Rosy e Christoph Unterhofer di reyter
  • 28 Aprile diretta alle ore 18.00 con un nostro amico Oste di Venezia, Diego Carraro
  • 01 Maggio diretta alle ore 18.00 con Lorella Reale di Cantina Riccardi-Reale
  • 05 Maggio diretta alle ore 18.00 con Pacina
  • 08 Maggio diretta alle ore 18.00 con Saccomani
  • 12 Maggio diretta alle ore 18.00 con Enrico Murru, un amico Oste di Røst, a Milano, (si definisce anche Il cacciatore di vini )
  • 15 Maggio diretta alle ore 18.00 dal sud del nostro stivale con Daniela e Giampiero di Masseria Perugini

Walk On The Wine Side Always!

CHE COSA APRIRÀ IL CAVATAPPI VIOLA DI ARKÈ??

Se a qualcuno potessimo invocare «dacci oggi il nostro vino quotidiano», penso e mi auguro che questo vino non sia molto diverso dal Nanni di Daniele Portinari. Blasfemia? Modestia? Si poteva puntare più in alto? Io penso che alla fine della giornata è di vini come questo che le nostre tavole dovrebbero essere imbandite. Vediamo perché.

L’azienda Daniele Portinari coltiva i suoi vigneti sui Colli Berici sud-orientali
, su terreni calcarei-argillosi. Il colore del Nanni è porpora con ampi riflessi violacei, aroma di mora e mirtilli con lievi accenni pepati e un leggero spolvero vegetale. Qui il sauvignon invoglia con il suo frutto e il merlot rinfranca lo spirito con il suo erbaceo.

In bocca dimostra un bel equilibrio lineare rivelando tutta la sua natura da prima con un ingresso più morbido e nel finale con un taglio più acidulo e tannico. Poco sapido. Lo potremmo definire dallo stile veneto, se esistesse un vero e proprio stile veneto. Diciamo per capirci che ricorda molto la spontaneità di quei vini contadini lavorati dalla vigna alla cantina nel pieno rispetto del frutto e della terra. Ci piace.

Vino non molto ampio, più verticale, ma va benissimo così. Alla fine si ha tutto ciò che si potrebbe chiedere ad un vino quotidiano. È sincero ed onesto. Schietto. Uno di quelli a cui puoi parlare liberamente con franchezza e lui ti risponderà allo stesso modo, senza paroloni altisonanti, ma con un linguaggio umile e veritiero, che alla fine è quello che meglio ti arriva al cuore.

 

vino rosso daniele portinari

 

Potremmo star qui ore a dirci che non è un vinone, che non ha sufficiente struttura o che è troppo anonimo… balle! Un’identità ce l’ha eccome, ma per conoscerla devi deciderti a toglierti dalla testa che se non è barolo è merda. Ha un identità che si svela a chi siede a tavola in compagnia di vini che non portano la cravatta ma preferisce la compagnia di quei contadini di cui abbiam già detto sopra. E bravo Daniele Portinari, che con questo vino dedica al figlio il suo taglio bordolese. Infondo è di questi vini alla fine che si ha più bisogno.

Il Nanni nasce ogni anno secondo quanto la natura comanda e svolgendo fermentazione spontanea senza aggiunta di lieviti selezionati, una macerazione sulle bucce sino ad un massimo di 15 giorni e una sosta in botti di rovere di secondo e terzo passaggio da 225 litri sino all’imbottigliamento, la quale ha atto – che ve lo diciamo a fare – senza filtrazione. Solforosa quasi mai aggiunta se non nelle annate più difficili e in minima parte.

Può essere ottimo compagno di molte preparazioni venete a base di carne, ottimo amante di primi piatti conditi con sughi di cacciagione, interessante persino accompagnato da un morbido e succulento cotechino, aromatizzato quanto basta al pepe, quanto basta per non sfigurare dinnanzi all’aroma erbaceo e speziato del Nanni che gentilmente ripropone il pepato accarezzando il palato.

Lo puoi acquistare su Tannico al 26% di sconto!

Pubblichiamo un nuovo video, stavolta tocca ad un vignaiolo vicentino, Daniele Portinari, che sui colli Berici coltiva Tai rosso, Merlot, Cabernet Sauvignon, Garganega, Pinot bianco e Tai bianco.

Allievo di Angiolino Maule, la sua prima annata è stata la 2006, ma da sempre la sua famiglia ha avuto vigneti e fatto vino, per il consumo casalingo. A noi piace la sua spontaneità e l’eleganza e la finezza che riesce ad estrarre dai suoi terreni calcarei: i suoi vini non sono mai banali ed il suo Tai rosso, vino di punta dell’azienda, ha sempre un bel frutto ed acidità, unito a pulizia, finezza e lunghezza in bocca, mai troppo carico in alcool o colore, possiamo dire sempre femminile.

 

Iniziamo a proporvi la sua esilerante risposta alla domanda “Che cos’è il vino naturale?”. Finora di sicuro la più divertente ed originale:

 

A seguire la descrizione della sua azienda, della sua storia e dei suoi vini: