Il nostro Catalogo da molti anni dedica la parte finale ad una rubrica che noi chiamiamo ” Gli amici di arké ” per il valore intrinseco che ci lega ad ognuno di loro, un mix tra stima ed amicizia, vero motore capace di creare connubi magici.

Quest’anno abbiamo deciso di chiedere a 6 Chef italiani quale fosse il loro vino preferito e quale piatto della loro cucina ci avrebbero abbinato, ed abbiamo scoperto che a parlare sono sempre i ricordi e le emozioni.

Loro sono Chef con la C maiuscola che hanno scelto di collaborare felicemente ed attivamente con il mondo del vino naturale, e ne traggono moltissimi benefici, in quanto la realtà è più semplice di quanto si immagini, il vino buono (fatto come si deve) si sposa ed esalta ulteriormente la buona cucina. Punto. Nient’altro da aggiungere.

 

Oggi siamo a Venezia. La bellissima e magica Venezia, lui è Andrea Lorenzon, giovane ed intraprendente e pure “figlio d’arte” ( il papà è il mitologico Oste Mauro Lorenzon dell’Enoiteca La Mascareta). Amante del vino naturale all’ennesima potenza, sa cogliere ed esaltare quello che c’è di speciale nel vino e ne diviene veicolo comunicativo per tutte le persone che lo vanno a trovare a CoVino.

 

Ecco il piatto ed il vino che ha scelto di raccontare tramite Arké.

 

 

Il piatto scelto da Andrea da bere assieme al Vespaio’

 

“Abbiamo scelto di bere il Vespaiò dell’azienda agricola Il Moralizzatore per l’amicizia e l’amore che ci legano a Chicco ed Andrea. Giochiamo con un vino veneto da vitigno autoctono vicentino: la Vespaiola. Ci è sembrato interessante l’abbinamento con un nostro piatto tradizionale ma non banale: il saor che viene dedicato alle verdure di stagione e al pesce del mercato di Rialto. un piatto che mantiene sempre la stessa preparazione, marinatura con cipolla in agrodolce, uvetta sultanina e pinoli, servito con polenta biancoperla. Cambiando la stagionalità cambiano anche gli ingredientiche decidiamo di marinare. L’abbinamento gioca sulla regione Veneto, ma anche la bollicina “birichina” andrà a sgrassare la sensazione agrodolce del piatto. Io sono Andrea, condivido con voi la passione peril vino, mi ha trasmette gioia di proporre vini naturali che si legano alla forza dei produttori, ai territorie alla digeribilità! In cucina Michele Conforti dalla scuola Alma, da valorizzare lo spirito del TEAM: Anna (braccio destro) Giuseppe (braccio sinistro) Andrew in sala e vini; i quali danno amore e passione ogni giorno.

IL VINO: Vespaiò 2017  de Il Moralizzatore.

 

 

Vino bianco naturalmente rifermentato in bottiglia. Prodotto da uve 60% Vespaiola, 40% Tai bianco, raccolto e diraspato a mano con l’aiuto di piccole reti metalliche, rimane a contatto con la buccia per 6 ore e poi pressato e fatto affinare in botti di acciaio. Rifermentazione con il proprio mosto vitale. Vino beverino e interessante, ottimo sia da aperitivo che da tutto pasto.”

 

 

 

Francesco ed Andrea che mostrano la “madre” del recioto 2004 de La Biancara. Andrebbe dedicato un’intero articolo sul metodo di servizio che usa Andrea. Un Maestro!

 

 

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L’Emilia Romagna enologica si sta affermando come probabilmente la regione maggiormente in fermento per quanto riguarda l’Italia. Non solo rossi a base sangiovese o albana, ma anche tante bollicine e rifermentati che come questo Terbianc,stanno attirando la nostra attenzione.
Vediamo il sottoscritto nel dettaglio.
Paglia e fiori gialli secchi: tarassaco e ginestra? Può essere, ad ogni modo un bel prato fiorito ci si schiude sotto il naso. Leggera nota di limone che sorge assieme a quella di mandorla amara. Leggerissima ossidazione, quasi impercettibile. Presente quel poco che basta per arricchire il piano aromatico. Camomilla e ortica proseguono il corredo vegetale di questa bella bolla a rifermentazione spontanea.

In bocca sarebbe davvero completo e eccellente con una nota sapida più marcata. Invece a farla da padrone oltre ad una auspicabile acidità, è un finale astringente, dovuto probabilmente alla vinificazione in rosso delle uve. Culmina in una beva leggermente tannica.

Abbinato ad una piovra al vapore condita con sale, olio e prezzemolo potrebbe finire per appiattire il piatto, e in questo la sua bolla lo aiuta…

Con del salmone affumicato di discutibile qualità la nota astringente ben non si sposava. Per fortuna il banchetto ci riserva ancora una carta. Una capasanta gratinata al forno con uno spolvero di pane grattuggiato e un filo d’olio per dorare il tutto. Il miglior connobio che permette al vino di dar piena espressione di sé accompagnando il piatto e non sovrastandolo per tutta la beva. L’acidità ripulisce il palato e l’astringenza riequilibria il boccone. Ora siamo appagati, ora siamo soddisfatti. Ci basta solo un altro bicchiere. Très bien, Terbianc!

Lo trovate in offerta su tannico.it !

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Lunedì 14 Dicembre, dalle ore 16 alle 20. Da Estro a Venezia ci sarà da divertirsi!

Volevamo passare una giornata in compagnia dei fratelli Spezza, giovani gestori del bellissimo locale in Dorsoduro a Venezia, che vanta, tra l’altro, un sito web davvero strabiliante!

Ci siamo accordati per questa data, il tema dei vini frizzanti e spumanti l’abbiamo scelto per la vicinanza al Natale e la voglia di festeggiare. Ma anche per la reciproca passione per le bollicine naturali, fuori dagli schemi, rifermentate senza l’ausilio di lieviti o zucchero, per un’espressione di gioia e di territorialità autentiche!

Avremo con noi i produttori italiani che abbiamo invitato, mentre le due bollicine d’Oltralpe le presenteremo noi.
Eccovi l’elenco dei vignaioli ed i vini che porteranno:

Maurizio di Casa Belfi, con il suo Prosecco Colfondo ed il Raboso frizzante a macerazione carbonica.

Enrico e Andrea de Il Moralizzatore, con il Friu-liè, Tocai sui lieviti, ed un Rosè spumante che uscirà la prossima primavera, sboccato alla volè per l’occasione.

Francesco de La Biancara con due annate di Garg’n’go, Garganega e Durella rifermentate in bottiglia.

Vanni di Cinque Campi, che dall’Emilia arriva con due versioni di Spergola spumante, il Particella 128 e l’Artiglio, ed una curiosa versione di Lambrusco Bardi spumante, il Rio degli Sgoccioli, tutti sboccati da poche settimane.

Presenteremo per la prima volta al pubblico il nostro nuovo Champagne Christophe Lefèvre con la sua Cuvée de Réserve Pas dosè 2010, sperando di stupire i degustatori.

L’altra bollicina francese è l’Happy 2013 di Nathalie Gaubicher, Chenin blanc rifermentato spontaneamente in bottiglia e poi sboccato dopo un anno di permanenza sui lieviti. Uno spumante semplice e allegro, minerale e fruttato.

L’entrata e gli assaggi sono liberi, vi aspettiamo!

 

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