Panorama in Rufina, Frascole

Siamo a Dicomano, provincia di Firenze nel cuore della Toscana, dove termina la valle del Mugello ed inizia la Valdisieve, alla confluenza tra il torrente Comano e la Sieve, in un luogo pieno di verde e calma, in collina a circa 400 mt dove si trova l’azienda agricola Frascole.

Frascole è a conduzione familiare dal 1992 dalla famiglia Lippi e Santoni, quali possiedono 15 ettari tra vigneto ed oliveti, interamente a regime biologico sia per i vini che per l’olio dal 1999, lavorati nella massima attenzione e preservazione naturale del luogo.

Un piccolo borgo medioevale, una gemma grezza che ospita la cantina e chi fa loro visita con bellezza e quiete, e si può anche trovare un agriturismo per potere godere a pieno della Toscana. La valle del Rufina si distingue per caratteristiche e freschezze dove i vigneti sono piantati in collina alta, con terreni che presentano substrati arenacei, calcarei e marnosi, con presenza di sabbia e ciottolami.

I loro vini in gamma sono:

Le uve coltivare son prettamente a bacca rossa con Sangiovese in primo posto, seguito poi da Cannaiolo e Colorino, poi gli internazionali di prestigio come Pinot Nero e Merlot.

Le uve a bacca bianca che in passato erano motivo di vanto, e di consumo personale con il Trebbiano Toscano e Malvasia Bianca.

Ci abbiamo messo molto impegno nella selezione di questa azienda e siamo orgogliosi di questa nuova collaborazione, la Toscana è una zona davvero speciale che, da sempre, ci entusiasma molto!

Torna l’evento formativo organizzato con i colleghi di Vite!

The Natural Wine Challenge 2019

Lunedì 21 Gennaio dalle ore 10. Location:  Km90 a Fidenza

Relatori: Federico Giotto (enologo) e Pierre Jancou (ristoratore).

 

Si tratta di una giornata interamente dedicata ai professionisti del mondo del vino, pensata e creata per fornire uno strumento di studio approfondito su degustazioni,  abbinamenti, scoperte e servizio.

NWC 2019 è un progetto unico nel suo genere. E’ una sfida contro se stessi per valutare la propria capacità di scelta dei vini, del loro abbinamento ma soprattutto la bravura nell’individuare talenti.

Per fare questo abbiamo deciso di stravolgere il programma della precedente edizione. Quest’anno infatti, la prima parte sarà interamente dedicata alla conferenza e solo dopo si procederà alla degustazione dei vini.

L’aspetto che contraddistingue NWC è la partecipazione di professionisti del settore. Quest’anno gli ospiti saranno due: un enologo ed un ristoratore.

 

Enologo: Federico Giotto. www.giottoconsulting.it

Enologo e ricercatore scientifico di professione. Amante del design, delle innovazioni tecnologiche e della barca a vela nel tempo libero.

Nato a Conegliano (TV) il 03 ottobre 1977, vive a Follina (TV) nel cuore delle colline trevigiane. Il suo percorso formativo inizia presso la Scuola di Viticoltura ed Enologia Cerletti di Conegliano Veneto ottenendo il diploma di enotecnico, proseguendo poi con la laurea in enologia conseguita a pieni voti presso l’Università degli Studi di Padova.

Ancora studente prende il via la sua carriera di enologo come libero professionista collaborando con alcune importanti realtà italiane, fino al 2006 quando fonda la “GiottoConsulting srl” a Follina (TV), centro di consulenza, ricerca e formazione in ambito enologico e viticolo, puntando sulla centralità del cliente, la qualità del servizio, la valorizzazione delle risorse umane e l’innovazione. Oggi l’azienda è composta da un team di dieci professionisti e collabora con una trentina di aziende in tutta Italia e all’estero, ottenendo prestigiosi riconoscimenti a livello nazionale e internazionale.

 

La nostra intervista per l’occasione con i temi che andremo a trattare nel convegno: www.vininaturali.it/federico-giotto-the-natural-wine-challenge-2019

 

 

Ristoratore: Pierre Jancou. www.morethanorganic.com

Svizzero, nato a Zurigo e cresciuto da bambino con una famiglia italiana originaria di Modena.

Nel 1988, a 18 anni, arriva a Parigi iniziando a fare  tantissimi lavori nella ristorazione, tutto quello che si poteva. Nell’ 89 e fino al 91 lavora come barman al “Bain Douches” una discoteca mitica di quell’epoca.

Nel 1992 apre il suo primo ristorante “La Bocca” trattoria italiana.

Nel 1999 decide di intraprendere la strada della cucina, soprattutto perché nella sua testa ha sempre pensato che per gestire un ristorante sia fondamentale saper cucinare.

Si iscrive ad un corso di cucina italiana in Emilia. Qui lavora a fianco di Igles Corelli e Massimo Bottura, era il 2000. Durante il suo passaggio in Italia ha modo di scoprire autentiche chicche gastronomiche che a quel tempo non erano presenti a Parigi.

Nel 2001 torna a Parigi e apre in seguito posti che sono poi diventati mitici: “La Crémerie”, “Racines”, “Vivant”, “Vivant cave”, “Heimat” e “Achille”.

In questo periodo crea il movimento ed il sito “MorethanOrganic”.

Pierre è il primo a portare il concetto di neo-bistrot a Parigi. Pochi piatti, materie prime eccelse, informalità nel servizio e nella mise en place, ma soprattutto carte vino solo di vini naturali.

 

Oggi ha lasciato Parigi e ha aperto un ristorante, il “Café des Alpes” dove propone cucina rurale, senza o quasi ausilio di elettricità e tecnologia. Si tratta sicuramente di due personaggi molto diversi e lontani tra loro, ma è proprio questo quello che volevamo portare.

 

La nostra intervista per l’occasione con i temi che andremo a trattare nel convegno: www.vininaturali.it/pierre-jancou-the-natural-wine-challenge-2019

 

 

 

La degustazione dei vini sarà completamente alla cieca.

I selezionatori Andrea Gaggero di VITE e Francesco Maule di Arké hanno realizzato una linea di assaggi di 30 vini tutti da scoprire.

 

Per prenotare il tuo posto al prossimo Natural Wine Challenge: www.eventbrite.it/e/the-natural-wine-challenge-tickets

Il costo del biglietto è di 40€ . Il prezzo comprende il buffet del pranzo ed un libretto che verrà lasciato ad ogni partecipante con il resoconto della giornata e l’elenco dei vini degustati.

 

Il flyer di invito in pdf: Flyer

 

 

 

 

 

 

La prima edizione di Natural Wine Challenge si è conclusa con un’ottimo riscontro da parte del nostro pubblico, formato solamente da operatori del settore tra ristoratori, agenti, enotecari, sommelier e giornalisti: per tutti era qualcosa di nuovo e stimolante e l’interesse era davvero alto.

La degustazione, rigorosamente alla cieca, era composta da ben 40 vini  selezionati dai cataloghi di Arkè e Vite tra produttori italiani, francesi, spagnoli e portoghesi.

Una bella sfida per mettersi in gioco, nessun trofeo da vincere ma un perfetto esercizio per mettersi alla prova, traslasciando i preconcetti che spesso si creano davanti alle etichette ed ai vitigni, ed affidarsi solamente ai propri sensi e ai propri ricordi.

Dopo pranzo si è tenuto un convegno che ha dato voce a tre figure fondamentali nel mondo del vino naturale:

  • Un produttore: Angiolino Maule ha raccontato della sua esperienza con i vini naturali, gli inizi assieme ai produttori friulani e sloveni, le difficoltà e la sua fame di conoscenza che non viene mai saziata, la storia ed il futuro con l’associazione VinNatur, lo sforzo per produrre vini naturali e ben fatti, che mirino ad essere il più possibile senza difetti.

Angiolino Maule durante il convegno

  • Un sommelier e formatore di sala: Lorenzo Rondinelli, che ha parlato della sua esperienza al Ristorante Trussardi Teatro alla Scala e nel settore della formazione del personale nei ristoranti ed enoteche, delle difficoltà che si possono riscontrare nel proporre vini naturali al pubblico e di come meglio affrontare gli approcci e la vendita.

Lorenzo Rondinelli

  • L’head-sommelier del ristorante più famoso del mondo: Mads Kleppe del Noma di Copenhagen: una sua personale visione molto importante, vista la scelta del ristorante di selezionare solo vini naturali, di come approcciarsi alla loro proposta, di capire la sensibilità del cliente che si ha di fronte, per servirli nel miglior modo possibile. Assieme poi sono stati degustati alla cieca 4 vini scelti da Mads, due bianchi e due rossi. Un’esperienza istruttiva e di grande confronto per noi tutti.

Mads Kleppe

Siamo molto orgogliosi di “aver vinto” questa prima battaglia di Natural Wine Challenge e ci auguriamo possa essere il primo incontro di molti altri, per poter crescere insieme, per poter meglio comprendere e godere al meglio del vino naturale.

Mads durante il convegno

Francesco

Erica

 

Andrea di Vite

Andrea Gaggero di Vite

 

Ecco qui l’elenco dei vini che son stati degustati:

Bolle

1. Ca dei Zago (Valdobbiadene, TV, Veneto ) – Valdobbiadene DOCG col fondo 2016. 90% Glera, 10% Bianchetta, Verdisio. Cemento e bottiglia.
2. Casa Belfi (San Polo di Piave, Veneto) – Prosecco Casa Belfi Colfondo 2016 – Glera in purezza. Acciaio. Rifermentazione naturale in bottiglia, senza solfiti aggiunti.

3. Domaine de l’Amandier (Saint Julien en Saint Alban, Rhone, Francia) – Petite Nature – 40% Chasselas blanc 40%Chasselas rose 20% Muscat d’Ambourg. Pet Nat. Vetroresina e bottiglia.
4. Il Moralizzatore (Carmignano di Brenta, Veneto) – Vespaiò 2016 – Vespaiola (60%), Friulano (40%), rifermentazione naturale in bottiglia sur lie.
5. Champ Divin (Gevingey, Jura, Francia) – Cremant du Jura 15 Brut Zero. 80%Chardonnay 20% Savagnin. Acciaio e bottiglia.
6. Ravarini (Monticelli Brusati, Franciacorta, Lombardia) – Franciacorta 2010 – Chardonnay in purezza, acciaio e cemento. 65 mesi sui lieviti. Pas dosè.
7. François Pinon (Vernou sur Brenne, Loira, Francia) – Vouvray Brut Non Dosé 2012. 100% Chenin Blanc. Metoto classico. Acciaio/botte grande e bottiglia.
8. Bergianti (Carpi, MO, Emilia Romagna)– Fine Bergianti 15. Metodo classico. 100% Lambrusco di Sorbara. Metodo classico. Cemento e bottiglia.
9. Cinque Campi (Puianello, Reggio Emilia) – L’Artiglio 2014 – Spergola 95% Moscato 5%. Macerazione con le bucce per 5 giorni. Acciaio. Rifermentazione naturale, solo con il mosto. 30 mesi sui lieviti. Pas dosè. Senza solfiti aggiunti.
10. Champagne Jeaunaux Robin(Talus Saint Prix, Champagne, Francia) – Le Talus Saint Prix. 60% PM 30%PN 10%CH. Acciaio/barrique e bottiglia.
11. Champagne Christophe Lefèvre (Bonneil, Vallée de la Marne, Champagne) – Cuvée Prestige – Pinot meunier (60%), Pinot noir (30%), Chardonnay (10%). Acciaio e barriques usate. Non dosato. 80% annata 2010, 20% annata 2009.

Bianchi

12. Ancarani (Faenza, RA, Emilia Romagna) – Per la gioia 2016. Albana, Trebbiano, Famoso. Cememnto.
13. Masseria Starnali (Galluccio, Caserta, Campania) – Maresa 2016 – Falanghina in
purezza. Acciaio. Senza solfiti aggiunti.
14. La Biancara (Gambellara, Vicenza, Veneto) – Sassaia 2016 – Garganega in purezza, botte grande di rovere. Senza solfiti aggiunti.
15. Bodegas Albamar (Cambados, Galizia, Spagna) – Albamar 2016 100% Albarino. Acciaio e Botte grande.
16. Texier (Saint Julien en Saint Alban, Rhone, Francia)– Brézème Roussanne 2016 100% Roussanne. Vetroresina.
17. Urogallo (Cangas del Narcea, Asturias, Spagna) – Fanfarria Blanco 2015 50% Albarin Blanco 50%Albillo. Acciaio/ barrique e tonneaux.
18. Valli Unite (Colli Tortonesi, Piemonte) – San Vito 2014 – Timorasso DOC da vigne vecchie. Botte grande di rovere. Senza solfiti aggiunti.
19. Renardière (Pupillin, Jura, Francia)– Jurassique 2016 100%Chardonnay. Barrique e tonneaux.
20. Bergianti (Carpi, MO, Emilia Romagna) – Bianco Bergianti 2016. 100% Pignoletto. Macerato 4 gg. Acciaio.
21. Debout-Bertin (Faye d’Anjou, Anjou, Loira) – Achillè 2015 – Chenin blanc in purezza. Barriques. Senza solfiti aggiunti.
22. Geschickt (Ammerschwihr, Alsazia) – Riesling 2015 – Riesling in purezza. Acciaio e botte grande. Senza solfiti aggiunti.
23. Francesconi (Faenza, RA, Emilia Romagna)– Arcaica 2015. 100% Albana. Macerato 60gg. Acciaio.
24. Vale da Capucha (Carvalhal, Lisboa, Portogallo) – Arinto 2015. 100% Arinto. 30%macerato 4gg. Acciaio.
25. Rafa Bernabe (Villena, Alicante, Spagna)– Benimaquia Tinajas 2015. 50% Moscato d’Alessandria 50% Merseguera. Macerato 6 mesi tinajas de barro Padilla. Anfora.
26. Franco Terpin (San Floriano del Collio, Friuli) – Ribolla Gialla 2010 – Ribolla Gialla in purezza. Macerazione con le bucce. Botte grande di rovere.
27. Overnoy (Orbagna, Jura) – Chardonnay Vieilles Vignes 2013 – Chardonnay da vigne vecchie, ossidativo. Barriques scolme.
Rosè 28. Lamoresca (San Michele di Ganzaria, Catania, Sicilia) – Rosa 2016 – Nero d’Avola 50%, Frappato 45%, Moscato 5%. Acciaio.

Rossi

29. Rafa Bernabe (Villena, Alicante, Spagna)– La Amistad 2015. 100% Rojal. Anfora.
30. Renardière (Pupillin, Jura, Francia) – Ploussard 2016. 100% Ploussard. Acciaio e botte grande.
31. Barbacan (San Giacomo di Teglio, SO, Lombadia)– Rosso di Valtellina 2016. 100% Nebbiolo (Chiavennasca, Brugnola, Rossola etc..) acciaio.
32. Eric Texier(Saint Julien en Saint Alban, Rhone, Francia) – Brézème 2015. 100% Syrah. Cemento e botte grande.
33. Terre di Pietra (Marcellise, Valpolicella, Veneto) – Valpolicella Superiore Vigna del Peste 2014 – Corvina 50%, Corvinone 20%, Rondinella 20%, Molinara 10%. Cemento.
34. Az.Agr.Il Cavallino di Maule Sauro (San Germano, Vicenza, Veneto) – My Tai 2016 – Tai rosso in purezza. Acciaio. Senza solfiti aggiunti.
35. Cantina Riccardi Reale, (Olevano Romano, Lazio) – Collepazzo 2015 – Cesanese di Affile in purezza in terre arenarie e vulcaniche. Cemento.
36. Vini Scirto ( Castiglione di Sicilia, Catania, Sicilia) – Don Pippinu 2014 Etna Rosso – Nerello Mascalese e Nerello Capuccio da vigne vecchie a piede franco. Tonneaux. Senza solfiti aggiunti.
37. Erbaluna (La Morra, Cuneo, Piemonte) – Barolo 2012 – Nebbiolo in purezza, botte grande di rovere
38. Camerlengo (Rapolla,PZ, Basilicata) – Camerlengo 2014. 100% Aglianico. Tino troncoconico di rovere.
39. Villa Pacina (Castelnuovo Berardenga, Siena, Toscana) – Villa Pacina 2015 – Sangiovese in purezza da vigne vecchie, senza solfiti aggiunti.
40. Natalino Del Prete (San Donaci, Brindisi, Puglia) – Pioniere 2016 – Negroamaro 90%, Malvasia Nera 10%, Vigne vecchie. Senza solfiti.

 

A breve usciremo con i video del convegno ed un’intervista a Mads Kleppe, in modo da avere disponibile per tutti i temi che si sono affrontati durante la giornata.

 

Grazie a tutti i partecipanti e ai colleghi di Vite per aver dato vita a questa esperienza formidabile!

 

 

 

 

Buon 2018! Vi auguriamo un anno prosperoso di felicità e buone cose ma soprattutto di poter stappare e gustare tanti buoni vini naturali!

A tal proposito abbiamo pensato a voi e, dopo una attenta e lunga ricerca, abbiamo inserito due nuove aziende alla nostra selezione, che abbiamo corteggiato e studiato per più di un anno:

 

 

 

Due nuove realtà piene di ambizioni ed energie positive in questo mondo di vignaioli naturali, che hanno sposato la causa del rispetto per l’ambiente e della salute della terra, oltre ovviamente della nostra, e che faranno gioire i nostri palati!

Piero Riccardi e il suo Cesanese

 

Cantine Riccardi Reale nasce dall’unione di Lorella e di Piero che si son conosciuti lavorando per il mondo televisivo e hanno scoperto di avere in comune una grande passione per la terra e la vite. Si son rimessi in gioco lavorando i terreni di proprietà della famiglia di Piero ad Olevano Romano, mettendo a frutto il vitigno autoctono più suggestivo del Lazio, il Cesanese di Affile: esattamente nella zona di Colle Pazzo, 300 mt sul livello del mare. All’interno di ogni singolo vigneto esistono due tipologie di terreno, uno di natura vulcanica di colore rossastro, l’altro invece composto da arenarie emerse nel Cretaceo, di colore più chiaro, chiamate per l’appunto terre bianche.

Le uve vengono raccolte  a mano e suddivise per zone, e al termine di ogni affinamento sono messi in  bottiglia tre diversi tipi di Cesanese che si chiamano rispettivamente Collepazzo (il blend dei due terreni) e gli altri due che sono il risultato della distinzione delle uve coltivate nelle ” terre bianche ” di origine arenaria, il Calitro, mentre dalle ” terre rosse ” nasce il Neccio.

Producono anche un rosato, sempre con il Cesanese, il Tucuca, ed usciranno a breve con il loro primo bianco a base di Malvasia Puntinata con un poco di Riesling renano, chiamato Emotiq.

Lorella e Piero praticano la biodinamica ed il metodo di coltura biologica ma senza dimenticarsi di studiare e intuire strade più efficaci per ottenere vini espressivi e naturali, contraddistinti da un’ottima finezza ed eleganza, rare su vitigni a bacca rossa, con un’ottima profondità e lunghezza in bocca.

Lorella e Piero di Cantine Riccardi-Reale

 

Scendendo poi su una delle nostre isole preferite in Sicilia, ai piedi delle pendici dell’Etna abbiamo conosciuto due giovani promesse del vino naturale: Giuseppe e Valeria di Vini Scirto.

Valeria e Giuseppe di Vini Scirto

Giuseppe in vendemmia

Sono una coppia di giovani innamorati della propria terra che hanno deciso di continuare a far vivere la storia vinicola del nonno di Giuseppe, a Castiglione di Sicilia, sulle pendici nord dell’Etna.

Dal nonno hanno imparato come si coltiva la terra e i nomi delle loro etichette sono un omaggio alla sua vita e agli insegnamenti lasciati:

A Culonna è il nome del loro vino rosso fatto da uve Nerello Mascalese e Nerello Capuccio che ricorda il centro nevralgico della vita del loro piccolo paesello, mentre il nome del vino bianco  con uve Carricante, Catarratto, Minnella e Grecanico è Don Pippinu, il soprannome del nonno.

Giuseppe zappa la vigna

“Li ho bevuti. E nel calice ho sentito i profumi intensi di una storia vera; ho visto i colori di una vita semplice, ho percepito la longevità di una cultura tramandata attraverso i gesti”, racconta Valeria, che adesso è accanto al suo Giuseppe, ed insieme lavorano vigne di oltre 80 anni coltivate ad alberello e suddivise in piccoli appezzamenti sparsi fra Passopisciaro e Randazzo.

Sperano di vendere tutto il vino Giuseppe e Valeria, perché non sopportano di vedere vigne abbandonate e non gestite, preferirebbero poterle comprare, “perché sennò è peccato”, ci raccontano.

 

Siamo orgogliosi di queste nuove collaborazioni e di poterle condividere con voi.

E come sempre, speriamo che le nostre sensazioni siano veritiere e che diventino due realtà di riferimento per la loro zona: i loro vini sono precisi e di carattere, e di certo negli anni verranno riconosciuti tali.

Datedomenica 21 e lunedì 22 gennaio 2018

Luogo: Palazzo della Borsa – Piazza De Ferrari – Genova

Orari: entrambi i giorni dalle ore 11 alle 19

Quota associativa di partecipazione: Euro 15,00 – catalogo e calice da degustazione inclusi.

 

 

Torna l’appuntamento biennale con VinNatur Genova, si tratta della terza edizione di questa fiera organizzata dall’associazione viticoltori naturali VinNatur.

In una città di mare così viva ed in fermento si daranno appuntamento 70 produttori provenienti in maggioranza dalle diverse regioni italiane, ma anche da Francia, Austria e Slovenia.

 

Della nostra distribuzione saranno presenti innanzi tutto i nuovi vignaioli inseriti da pochi mesi o pochi giorni, ovvero:

  • Riccardi Reale, azienda laziale in provincia di Roma che lavora con estrema eleganza e finezza il Cesanese. Azienda talmente nuova che noi la presenteremo la prossima settimana!
  • Ravarini, un Franciacorta fatto da un vero contadino che ci stupirà per la franchezza e la profondità delle sue bollicine, fa anche vini fermi di buona qualità. La sua prima fiera in assoluto!
  • Valli Unite, una vecchia conoscenza dentro a VinNatur, rossi semplici e diretti, ma anche versioni importanti e da invecchiamento. Ed il Timorasso, un vitigno bianco da valorizzare.

 

Inoltre ci saranno questi altri “nostri” produttori: Cinque Campi e Camillo Donati dall’Emilia, Franco Terpin dal Collio, Borgatta e Cascina Tavijn dal Piemonte, Santa Maria da Montalcino, Natalino Del Prete dalla Puglia e La Biancara, Il Cavallino di Sauro Maule e Casa Belfi dal Veneto.

 

Cari amici genovesi e non solo, vi aspettiamo ai nostri banchetti!!!

A presto!

 

 

 

 

 

Comunicare
Del doman v’è certezza
Il mondo della comunicazione, non è una novità, si sta trasformando, in bene o in male lo capiremo, ma sta mutando forma e sostanza.

Complice di questo kafkiano momento i nuovi strumenti di condivisione di pensieri, immagini, video: i Social Network.La comunicazione si redistribuisce su un pubblico più ampio.
L’avvento dei social ha determinato la sublimazione della libertà di pensiero generando una mole di informazioni che tende ad infinito e che, in linea teorica, dovrebbe consentirci di elaborare un nostro pensiero che tende alla verità.
Di fatto però risulta necessario riordinare tutte queste informazioni, filtrarle, capire a quanto corrispondano al vero o per lo meno ad un pensiero che abbia un senso.

Questo quantitativo di informazioni diventa tutto ad un tratto una “non informazione” perché manca quel grado di credibilità, manca l’avvallo dell’esperienza e di un sostegno affidabile.Il mondo del vino ha bisogno di legarsi a questa forma di comunicazione da sempre. Ais, Fisar, Onav e associazioni varie sfornano senza soluzione di continuità un esercito di persone assetate di vino e di sapere. Gente che come un bimbo appena nato, ha bisogno dei nutrimenti culturali che faranno di loro la nuova generazione di professionisti o di appassionati del vino. Sicuramente dei protagonisti anche del mercato del vino.

In questo scenario torna utile la figura del critico enogastronomico, del giornalista credibile e intellettualmente onesto. Mancano le figure più autentiche della critica, manca l’autorevolezza riconosciuta e quell’atteggiamento più pacato ma credibile di un giornalismo che sembra svanire nel tempo. Messa così sembra il classico” era meglio un tempo”, ma non è così.

Forse in realtà dovrei scrivere mi manca Veronelli, i suoi libri non bastano più. Mancano Monelli e Soldati, manca quel giornalismo fatto da giornalisti e di storie sussurrate.

Chiaramente il panorama non è così scuro, Sandro Sangiorgi riesce ancora a stimolare il nostro pensiero con le rare apparizioni dal web o nelle sue serate lungo lo stivale, e rileggersi i vecchi numeri di Porthos rimane sempre un buon esercizio. Manca però la periodicità, l’idea di potersi aggrappare ad un pensiero sicuro e continuativo.

Anche Enogea di Alessandro Masnaghetti ha ammainato la bandiera e quel giornale giallo non arriva più nella cassetta delle lettere e con esso l’idea di nutrirci di pareri più autorevoli e sicuri. L’editoria così come era concepita un tempo non sta in piedi, il giornalista non può pensare di vivere scrivendo e si trova costretto a soluzioni alternative per sbarcare il lunario, lasciando l’appassionato di vino, il neo Sommelier, orfano di una cultura necessaria per la sua formazione.

All’orizzonte qualcosa si intravede, Samuel Cogliati con la sua Micro Casa Editrice Possibilia riesce a mettere a disposizione degli appassionati una letteratura del vino legata più alla Francia ma che ci aiuta a costruire un nostro pensiero visto anche da una prospettiva diversa. Le traduzioni della rivista Le Rouge & Le Blanc sono oro colato.

Ma c’è speranza e si chiama Accademia degli Alterati che vede uniti sotto un’ unica bandiera i pensieri più illuminati e autentici che il mondo del vino,in Italia, potesse mai sperare. Nel Colophon troviamo i nomi di Armando Castagno, Fabio Rizzari, Raffaella Guidi Federzoni, Giancarlo Marino e poi ancora anche se non attivi, ma c’è speranza, Giovanni Bietti, Alessandro Masnaghetti, Francesco Falcone, Giampiero Pulcini, Luca Santini, Ernesto Gentili, Giampaolo Gravina e altri ancora. Un Blog di cultura trasversale che nasconde delle autentiche perle a cui è difficile rinunciare.

Non basta ma del doman v’è certezza. 

Gianpaolo Giacobbo classe 1967, oltre che nostro collaboratore per Arkè e nostro caro amico di vecchia data, grande conoscitore di vini naturali, con una spiccata sensibilità ed arte degustativa.

Ha scritto per noi questo testo che dovrebbe far riflettere tutti noi sulla condizione attuale del vino e dei suoi appassionati, sulla ricerca che si agita attorno ad esso, e di quanto ci sia bisogno di equilibrio, ma forse semplicemente di più verità e naturalezza nel volerlo conoscere e alla fin fine, bere.

Cin Cin Amici!!

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La bellezza a volte è sfacciata, altre volte flebile, altre vitale e diretta, ma come si sa, oramai, un bel vestito che la esalti non fa male a nessuno, nemmeno quando stiamo parlando di etichette.

Una bella etichetta fa il suo mestiere quando un vino viene riposto in scaffale, si fa ricordare e parla di sè, del produttore, della sua personalità, della sua capacità di mettersi in gioco, racconta onestà e luoghi, e fa in modo che  a colpo d’occhio ci si ricordi di lui.

A me personalmente intriga molto, e spesso mi diverto a chiedere al produttore la motivazione nella scelta stilistica delle su etichette; sò che la scelta non è mai fatta per caso ed in velocità, e che esistono sempre ore ed ore di riflessione per decidere come “vestire” le proprie bottiglie.

 

E poi arrivano questa meraviglia di bottiglie e la maglietta della Bandita!!!

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Cascina Tavijn al completo, Nadia e la sua famiglia son davvero entusiasmanti e bellissimi, basta una visita presso la loro cantina e una chiacchera con Ottavio e Teresa per capire di che pasta son fatti, e ritrovarli poi nei loro vini.

Son perfettamente d’accordo con la scelta di abbinamento, anche perchè il Signor Ottavio, il padre di Nadia, mi è parso la perfetta incarnazione del Grignolino, pulito e sorridente di poche parole ma difficile dimenticarlo e farne a meno.

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La signora Teresa non poteva che non essere Ruchè, un vino floreale, intenso e vitale, con pochi peli sulla lingua ma sempre di elevata eleganza e mai fuori luogo, ed è esattamente quello che ho percepito nel conoscere la mamma di Nadia.

La bandita la conosciamo già e non devo raccontare a chi si riferisce!  🙂

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E poi finalmente…LEI! l’etichetta del nostro Champagne Christian Lefevre.

Direttissima e stringata. Pochi fronzoli. Spazio ai contenuti. L’immaginazione la lasciamo a voi nel contemplare durante la degustazione questo champagne dalla beva incredibile. Un Vino-champagne. No-ciofecche, no-solo-bollicine e note citrine. Ben altro.

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Non vi resta che armarvi di buoni amici e un apribottiglie! Enjoy!!

OMBRA DELLE MURA 2016

27 Aprile 2016

HAS COME BACK!

A volte (per fortuna) ritornano! Siamo all’ottava edizione di questo evento organizzato da due bravi e cari amici: stiamo parlando di Gianpaolo Giacobbo ed Andrea Dalla Grana.

Il primo, Gianpaolo, lo conosciamo da tempo ed è un super appassionato di buon cibo e vino naturale, da poco collaboratore di Arkè, come autore di articoli ha collaborato con la storica Porthos di Sandro Sangiorgi, oggi con il blog Intravino. Ed è pure un vecchio rocker! Ha un suo blog personale aperto nel 2013 dove un si racconta, se vi va andatelo a leggere un po’!

Andrea… grande amico “pazzo”! Vi basterà scambiarci qualche parola assieme per capire che è davvero matto da legare (nel senso buono ovviamente!) ma bravissimo in ciò che fa: mente e braccio dell’azienda Il Moralizzatore, farmacista di professione, anche se lui non ama ricordarlo perchè preferisce di gran lunga stare in vigna e fare vino. Surfista, viaggiatore, amante del buon cibo e del buon bere naturale, ironico, attivo… potrei elencare una serie di altri aggettivi ma mi fermerò a ricordandovi che è sua l’idea di Ombra della Mura, che rimane una delle degustazioni di vino più ben riuscite ed eleganti degli ultimi anni in territorio veneto.

La location è il Centro Arte Cultura Cittadella, le aziende sono 20 ma tutte imperdibili, buon cibo per accompagnare la degustazione ed anche Dj set. Di che altro abbiamo bisogno?

Dei “nostri” vignaioli ci saranno La Biancara, Cinque Campi ed Il Moralizzatore.

 

Per altre info visitate il loro sito : www.ombradellemura.it, qui potete anche acquistare il biglietto per l’evento.

 

 

 

Veniteci a trovare! Stay Tuned!

VinNatur Genova 2016

20 Gennaio 2016

Il 7 e 8 febbraio nella bella città sul mare l’associazione Vinnatur ha invitato oltre 70 vignaioli con i loro vini naturali in degustazione.

I produttori di Arkè presenti all’evento saranno:

Champagne: Christophe Lefèvre.

Loira: Nathalie Gaubicher.

Campania: Masseria Starnali.

Emilia-Romagna: Cinque Campi, Camillo Donati.

Piemonte: Borgatta.

Toscana: Santa Maria.

Veneto: La Biancara, Casa Belfi, Il Cavallino, Portinari Daniele.

Friuli: Franco Terpin.

 

Un nuovo incontro per rinnovare la degustazione dei nostri vini, come sempre accompagnati dalla possibilità di degustare cibi tipici della zona, presso il Palazzo della Borsa Valori in Piazza De Ferrari. Qui trovate tutte le informazioni utili per venire a trovarci.

 

Tra qualche giorno vi comunicheremo anche gli eventi nei ristoranti genovesi a corollario della fiera: la città sarà piena di vignaioli che parleranno dei loro vini durante le cene a tema organizzate per l’occasione!

A presto!!!

 

Fra una settimana saremo a Milano per la Degustazione Vini Naturali, organizzata assieme a GluGlu Wine e Vite, due distributori ed amici, presso il locale di Giuseppe Zen, Mangiari di Strada.

 

Assieme ai vignaioli che arriveranno con i loro vini da tutta Italia, avremo anche il piacere di ospitare Samuel Cogliati, che con la sua Possibilia Editore porterà un bel po’ di sana cultura del vino e del rugby. Samuel è un giornalista, scrittore ed editore grande appassionato di Francia che da anni collabora con la più prestigiosa rivista di vino d’Oltralpe, LeRouge&leBlanc, e lui ne cura le traduzioni che fa uscire a mo’ di raccolta, con le sue Antologie.

Autore di manuali molto interessanti sulla Champagne e sui vini naturali ed ancora traduttore delle collane tematiche di Francois Morel, autorevole eno-giornalista parigino, ed i suoi reportage dalle regioni viticole francesi.

 

Vorremmo poi parlarvi brevemente della location e dell’istrionico oste, Giuseppe Zen: Mangiari di Strada è aperto solo a mezzogiorno, ma è un locale esteticamente avanguardistico ampio e luminoso, arredato in modo minimalista ma con materiale importante e ben deciso, con grossi e pesanti tavoli in marmo, eleganti ed austeri.

Giuseppe ama la materia prima semplice ma di qualità, genuina e pura; ed ama abbinarla nei suoi piatti con armonia e precisione quasi maniacale, tanto che conosce alla perfezione come e dove è coltivata una cipolla e cosa mangia un maiale, prima di unirli in un piatto che serve, a prezzi comunque popolari.

Ama da sempre anche i vini naturali e ha colto la nostra richiesta con allegria e passione, così come gestisce i suoi locali (ha anche una macelleria con cucina e mescita vini).

 

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Quindi oltre ai nostri vignaioli con i loro vini avremo anche una buona dose di cultura, prelibatezze semplici e goliardiche ma di livello, ambiente e design non certo banale e scontato, passione ed allegria!

A presto!

 

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Arkè, Gluglu wine e Vite sono tre distribuzioni di vini naturali con un comune obiettivo di qualità, ricercata con accanimento nelle piccole produzioni artigianali, gestite da vignaioli appassionati, generosi e coraggiosi. Molti di loro saranno presenti alla degustazione di domenica 17 gennaio pronti a parlarvi dei loro vini, dei loro territori, delle loro storie.

La comunanza d’intenti, l’amicizia che lega noi distributori e i nostri vigneron, ha fatto scaturire questo progetto di promozione congiunta a Milano; la scelta di Mangiari di Strada come location è stata quasi immediata grazie alla disponibilità di Giuseppe Zen e alla bellezza degli spazi architettonici di via Lorenteggio.

La formula sarà semplice: inizio alle 10,30 fino alle 18,30. Per cinque ore, sino alle 15,30, accesso riservato al pubblico professionale. Potranno poi accedere i privati, solo su invito, e partecipare alla degustazione.

Una giornata principalmente di lavoro, che permetterà a ristoratori, enotecari, sommelier, giornalisti ed altri operatori del settore di conoscere i vini, sentire le voci e vedere le mani di di 40 splendidi produttori:

 

Arkè Distribuzione:
La Biancara, Angiolino Maule (Gambellara, Vicenza)
Il Cavallino, Sauro Maule (San Germano, Vicenza)
Daniele Portinari (Alonte, Vicenza)
Il Moralizzatore, Enrico e Andrea (Galliera Veneta, Padova)
Casa Belfi, Maurizio Donadi (San Polo di Piave, Treviso)
Franco Terpin (San Floriano del Collio, Gorizia)
Podere il Santo, Eugenio Barbieri (Rivanazzano, Pavia)
Borgatta, Emilio Olivieri (Ovada, Alessandria)
La Berchialla, Olek Bondonio (Barbaresco, Cuneo)
Cinque Campi, Vanni Nizzoli (Puianello, Reggio Emilia)
Pacina, Giovanna Tiezzi (Castelnuovo Berardenga, Siena)
Santa Maria, Marino Colleoni (Montalcino, Siena)
Masseria Starnali (Galluccio, Caserta)
Meigamma, Giuseppe Pusceddu (Villasimius, Cagliari)
Champagne Christophe Lefèvre (Bonneil, Vallée de la Marne, Champagne)
Nathalie Gaubicher (Marcon, Jasnier, Loira, Francia)

 

GluGlu Wine:
Ezio Trinchero (Agliano, Asti)
Cascina Fornace (Santo Stefano Roero, Cuneo)
Carlo Daniele Ricci (Costa Vescovato, Alessandria)
Auriel (Ponzano Monferrato, Alessandria)
Colombera e Garella (Masserano, Biella)
Maso Bergamini (Trento)
Denny Bini (Coviolo, Reggio Emilia)
Crocizia (Langhirano, Parma)
Vigne dei Boschi (Solarolo, Faenza)
Fabbrica di San Martino (Lucca)
Macea (Borgo a Mozzano, Lucca)
Camiliano (Capannori, Lucca)
Il Calamaio (Lucca)
Monastero Frati Bianchi (Fivizzano, Massa Carrara)
Terraviva (Tortoreto, Teramo)
Arcuri (Cirò, Crotone)
Bosco Falconeria (Partinico, Palermo)
Frank Cornelissen (Solicchiata, Catania)

 

Vite Vini:
Champagne Charlot Père et Fils, Pierre Charlot (Vallée de la Marne, Champagne)
Bodega Albamar (Rias Baixas, Galicia, Spagna)
Dominio del Urogallo (Cangas, Asturias, Spagna)
Eric Texier (Brézème, Rodano Nord, Francia)
Domaine de la Renardière (Arbois Pupillin, Jura, Francia)

 

 

Per ulteriori info e per richiedere l’accredito scrivere ad  arke@vininaturali.it , oppure a Mauro Cecchi, nostro referente su Milano: maurocecchi70@gmail.com.

Non perdetevi questo evento esclusivo studiato apposta per voi!